Katia Masci – Valle Martello in Abruzzo – su VANITY FAIR

«Un vino che completa un piatto, che ne esalta le caratteristiche, che onora un momento conviviale. L’aspetto della socialità del vino è un’idea che mi appassiona, sono molto più legata all’aspetto di fruizione del vino, del territorio, del cibo che alla vendita della bottiglia fine a se stessa».

«La Cococciola, il vino bianco del territorio teatino. Non è scontato, è consapevole di avere un gusto diverso, tuttavia si apre poco a poco, un pò come me, riflette il mio carattere. La Cococciola è stata anche la prima sfida personale nel mondo del vino, esisteva come uva, come vino da taglio, ma non in purezza in bottiglia. Rilanciarla è stato il mio primo progetto aziendale».
«È un’attività complessa che prevede tanti ambiti di formazione. La passione è un motore importante ma non funziona da sola, non si finisce mai di formarsi. Oggi poi tante funzioni aziendali che erano storicamente assolte dagli uomini, sono anche svolte dalle donne. Bisogna avere una conoscenza agronomica, dei processi di vinificazione, competenze di gestione dell’azienda agricola, di degustazione, conoscenza delle lingue straniere se si vuole esportare all’estero.  E poi bisogna circondarsi di persone che condividano il tuo progetto, che lo vedano insieme a te, che ne parlino come fai tu».

 

Continua a leggere

No Comments

POST A COMMENT